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Sostenibilità e incentivi ambientali in Tunisia: un futuro verde da investire

“Chi rispetta la terra, la terra lo ricompensa.”
Questo antico proverbio tunisino racchiude lo spirito di un paese che sta puntando con decisione sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione verde come leve fondamentali per lo sviluppo economico e sociale. La Tunisia, con il suo clima mediterraneo e la posizione strategica tra Europa e Africa, si sta trasformando in un laboratorio di progetti di tutela ambientale, trattamento dei rifiuti e produzione sostenibile, offrendo incentivi concreti agli investitori che vogliono contribuire a un futuro più pulito e innovativo.
In questo post approfondiremo le politiche, i programmi e le opportunità che la Tunisia mette in campo per promuovere la sostenibilità, con un occhio particolare agli incentivi ambientali e ai progetti innovativi, mettendo in luce perché investire in questo settore oggi significa puntare sul domani.

Una strategia nazionale per la sostenibilità e la transizione energetica
La Tunisia ha adottato una strategia chiara e ambiziosa per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni e tutela delle risorse naturali.

  • La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha siglato un accordo con la Tunisia per erogare 415 milioni di euro di finanziamenti dedicati a progetti di efficienza energetica, energie rinnovabili e mobilità sostenibile.
  • Il programma “Tunisie Relance Économique” prevede un supporto di 170 milioni di euro rivolto soprattutto alle micro, piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 90% del tessuto imprenditoriale tunisino e impiegano il 60% della forza lavoro.
  • L’Unione Europea contribuisce con una sovvenzione di 8 milioni di euro per promuovere uno sviluppo economico sostenibile, inclusivo e rispettoso dell’ambiente.

Questi fondi sono destinati a modernizzare infrastrutture, stimolare l’economia verde e affrontare le sfide climatiche, creando anche nuovi posti di lavoro e favorendo l’inclusione sociale.

Incentivi per progetti di tutela ambientale e trattamento dei rifiuti
La Tunisia ha messo a punto un sistema di incentivi fiscali e finanziari per favorire:

  • Progetti di tutela ambientale, come la riduzione dell’inquinamento, la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
  • Impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti solidi urbani e industriali, con particolare attenzione alla riduzione della plastica e alla valorizzazione dei materiali riciclabili.
  • Tecnologie pulite e processi produttivi innovativi, che riducono l’impatto ambientale e migliorano l’efficienza energetica.

Gli incentivi includono esenzioni fiscali, accesso facilitato a finanziamenti pubblici e privati, e supporto tecnico per la realizzazione e la gestione dei progetti.

Il programma ADAPT: sostenere l’agricoltura e la pesca artigianale sostenibili

Un esempio concreto di impegno per la sostenibilità è il programma ADAPT, finanziato dall’Unione Europea con un budget complessivo di 70 milioni di euro (fino al 2028), attuato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in partenariato con il Programma Alimentare Mondiale (PAM).

  • Il programma mira a sostenere la produzione agricola e la pesca artigianale con un approccio innovativo, equo e rispettoso dell’ambiente.
  • Promuove la sicurezza alimentare, l’autosufficienza e una gestione sostenibile delle risorse naturali.
  • Include un fondo per investimenti green, supporto alla distribuzione e educazione nutrizionale.
  • Favorisce l’inclusione finanziaria e lo sviluppo di un’economia sociale e solidale.

ADAPT rappresenta un modello di cooperazione internazionale che unisce sviluppo economico e tutela ambientale, offrendo opportunità concrete per investitori e operatori del settore.

Tunisia hub strategico per l’idrogeno verde
La Tunisia punta a diventare un polo di riferimento per la produzione di idrogeno verde, una delle tecnologie più promettenti per la decarbonizzazione globale.

  • L’obiettivo è produrre 8 milioni di tonnellate di idrogeno verde entro il 2050, di cui 2 milioni per il mercato interno e 6 milioni per l’esportazione.
  • Il progetto coinvolge investimenti stimati tra 150 e 250 miliardi di euro e prevede una cooperazione internazionale, in particolare con l’Europa.
  • La produzione sarà sostenibile, utilizzando acque reflue e sistemi di desalinizzazione per non aggravare la crisi idrica nazionale.
  • Le aziende interessate dovranno effettuare valutazioni di impatto ambientale e sociale per accedere ai finanziamenti.

Questa visione ambiziosa colloca la Tunisia al centro della transizione energetica nel Mediterraneo, con un ruolo chiave nella rete energetica europea e africana.

Innovazione e formazione: il ruolo del Terna Innovation Zone
Nel 2025 è stato inaugurato a Tunisi il Terna Innovation Zone, un hub dedicato all’innovazione energetica e alla formazione tecnica, gestito dal gruppo italiano Terna.

  • Offre programmi di accelerazione per startup e formazione per giovani talenti.
  • Supporta lo sviluppo di energie rinnovabili, efficienza energetica e digitalizzazione delle infrastrutture.
  • È collegato al progetto Elmed, che prevede un cavo elettrico sottomarino tra Italia e Tunisia.

Questo centro rappresenta un esempio di come innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale possano creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione.

Tabella: Principali programmi e finanziamenti per la sostenibilità in Tunisia

Programma / Progetto Budget (€) Obiettivi principali Partner principali
BEI- (Tranzazione energetica) 415 millioni Energia rinnovabili, efficienza, mobilità Banca Europea per gli investimenti
Tunise Relance Economique 170 millioni Supporto PMI. sviluppo sostenibile Governo tunisino, BEI
Sovvenzione UE per sostenibilità 8 millioni Sviluppo economico sostenibile Unione Europea
Programma ADAPT 70 millioni Agricoltura e pesca sostenibili UE, AICS, PAM
Terna innovative Zone Innovazione energetica e formazione Terna, Governo tunisino

Opportunità per investitori e imprese

Investire in progetti sostenibili in Tunisia significa:

  • Accedere a incentivi fiscali e finanziari dedicati.
  • Partecipare a un mercato in crescita, con una domanda crescente di soluzioni green.
  • Collaborare con istituzioni internazionali e locali impegnate nella transizione energetica.
  • Contribuire a un modello di sviluppo che coniuga crescita economica, tutela ambientale e inclusione sociale.

Il settore della sostenibilità è trasversale e coinvolge energia, agricoltura, industria, gestione dei rifiuti e tecnologie innovative.

Detto tunisino: “La terra non è un’eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri figli.”
Questo detto sottolinea l’importanza di adottare pratiche sostenibili e di investire in un futuro che rispetti l’ambiente e le generazioni che verranno.

Conclusioni: la Tunisia come terra di innovazione verde e sviluppo sostenibile

La Tunisia sta costruendo un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e l’inclusione sociale. Grazie a programmi finanziati da istituzioni europee e internazionali, incentivi ambientali e una visione chiara per il futuro, il paese offre opportunità concrete per chi vuole investire in progetti green.

Che si tratti di energie rinnovabili, idrogeno verde, trattamento dei rifiuti o agricoltura sostenibile, la Tunisia è pronta a diventare un hub di riferimento nel Mediterraneo per la transizione ecologica.

“Chi semina sostenibilità, raccoglie prosperità.”

Investire in Tunisia significa non solo puntare su un mercato in crescita, ma anche contribuire a un futuro migliore per tutti.

Se vuoi approfondire o sviluppare presentazioni, dossier o campagne informative per attrarre investitori, la Tunisia offre un quadro ricco di esempi e dati concreti, da valorizzare con passione e visione.

Infrastrutture e logistica in Tunisia: il motore moderno della crescita

“Chi costruisce strade, costruisce il futuro.”
Questo antico detto tunisino ben rappresenta la strategia che il Paese sta adottando per sostenere lo sviluppo economico e attrarre investimenti esteri: investire in infrastrutture moderne e in una logistica efficiente, creando le condizioni ideali per far crescere imprese e commercio.
In questo post approfondiremo il panorama infrastrutturale tunisino, le iniziative in corso, i progetti futuri e i vantaggi concreti offerti da zone franche e aree industriali, elementi chiave per chi vuole investire o fare business in Tunisia.

Un investimento strategico nelle infrastrutture stradali
Il 2025 si apre con un segnale forte: la Tunisia ha ottenuto un finanziamento di circa 80 milioni di euro dalla Banca Africana per lo Sviluppo (Afdb) per la terza fase del Programma di modernizzazione delle infrastrutture stradali.
Il progetto, del valore complessivo di oltre 86 milioni di euro, prevede il rafforzamento di quasi 189 chilometri di strade riservate in sette governatorati strategici: Kef, Kasserine, Sousse, Sfax, Kairouan, Siliana e Gafsa. Queste aree sono ricche di potenzialità agricole e industriali, ma soffrono di vincoli legati al degrado della rete stradale.
Il miglioramento delle infrastrutture stradali non è solo una questione di mobilità: è un investimento diretto nella sicurezza alimentare e nella competitività delle regioni ad alto valore aggiunto agricolo.
Negli ultimi dieci anni, grazie al contributo della Afdb, la Tunisia ha rinnovato circa 4.000 chilometri di strade e 104 chilometri di autostrade, con numerose opere ingegneristiche costruite per migliorare la rete di trasporto.

  • Logistica efficiente: la chiave per attrarre investimenti
    Oltre alle strade, la Tunisia sta puntando molto sullo sviluppo di una logistica moderna e integrata. Un sistema logistico efficiente è fondamentale per ridurre i costi di trasporto, velocizzare le esportazioni e migliorare la competitività delle imprese.
  • Zone franche e aree industriali: la Tunisia dispone di numerose zone franche, aree industriali e parchi tecnologici che offrono vantaggi fiscali, doganali e amministrativi agli investitori esteri.
  • Porti e aeroporti moderni: porti come Rades, Sfax e Bizerte sono stati potenziati per gestire volumi crescenti di merci, mentre gli aeroporti di Tunisi-Cartagine, Monastir e Djerba offrono collegamenti internazionali frequenti.
  • Intermodalità: la Tunisia sta sviluppando sistemi integrati di trasporto che combinano strada, ferrovia e mare per ottimizzare la catena logistica.

Questi elementi creano un ecosistema favorevole per le imprese che vogliono esportare verso Europa, Africa e Medio Oriente.

Innovazione e sostenibilità: il ruolo del Terna Innovation Zone
Nel gennaio 2025, a Tunisi è stato inaugurato il Terna Innovation Zone, il primo hub di innovazione energetica in Africa gestito dal gruppo italiano Terna.
Questo centro rappresenta un laboratorio di formazione e sperimentazione dedicato alla transizione energetica e alla digitalizzazione delle infrastrutture elettriche tunisine.
Il progetto è collegato al progetto Elmed, che prevede la costruzione di un cavo sottomarino di 200 km tra Italia e Tunisia per integrare le reti elettriche dei due continenti.
L’Innovation Zone supporta startup e talenti locali, offrendo programmi di accelerazione e formazione tecnica.
Favorisce lo sviluppo di energie rinnovabili e l’efficienza energetica, elementi fondamentali per infrastrutture sostenibili e moderne.
Questa iniziativa rafforza la partnership strategica tra Italia e Tunisia e rappresenta un esempio di come innovazione e infrastrutture possano andare di pari passo.

Modernizzazione del settore fosfati: infrastrutture produttive e logistiche
Un altro settore chiave che beneficia di investimenti infrastrutturali è quello dei fosfati, risorsa naturale fondamentale per l’economia tunisina.
Il governo ha avviato un piano per:

  • Modernizzare gli impianti di estrazione e trasformazione.
    Ampliare la capacità di trasporto e costruire nuove unità industriali a Gabès e Mdhilla.
  • Introdurre tecnologie avanzate per massimizzare il rendimento e ridurre gli sprechi.
  • Migliorare le condizioni di lavoro e le misure ambientali, come il riciclo delle acque reflue.

Questi interventi non solo aumentano la produttività, ma contribuiscono a rendere il settore più sostenibile e competitivo a livello internazionale.

Zone franche e aree industriali: un ecosistema favorevole agli investitori
La Tunisia offre numerose zone franche e aree industriali che rappresentano un vero e proprio vantaggio competitivo per gli investitori stranieri:

  • Vantaggi fiscali e doganali: esenzioni da dazi all’importazione di beni strumentali, riduzioni fiscali, semplificazioni burocratiche.
  • Infrastrutture dedicate: servizi logistici, energia, telecomunicazioni e sicurezza garantiti.
    Posizione strategica: vicinanza ai principali mercati europei e africani.
  • Supporto amministrativo: sportelli unici per facilitare l’insediamento e la gestione delle imprese.

Queste aree sono particolarmente sviluppate nei pressi di Tunisi, Sfax, Sousse e Gabès, e rappresentano poli di attrazione per settori come l’automotive, l’elettronica, il tessile e l’agroalimentare.

Tabella comparativa: principali zone franche e aree industriali in Tunisia

Zona Localizzazione Settori principali Vantaggi principali
Zona franca di Rades Vicino a Tunisi Manifattura, logistica Accesso porto, infrastrutture moderne
Zona industriale di Sfax Costa orientale Agroalimentare, tessile Vicino porto, incentivi fiscali
Zona franca di Gabès Sud-est Chimica, fosfati Infrastrutture dedicate, supporto logistico
Zona industriale di Sousse Costa orientale Turismo, manifattura Servizi integrati, vicinanza aeroporto

Il ruolo delle infrastrutture nel turismo e nel mercato immobiliare

Il turismo, settore trainante dell’economia tunisina, beneficia anch’esso di investimenti infrastrutturali:

  • Nuove rotte aeree e potenziamento degli aeroporti.
  • Miglioramento delle vie di comunicazione verso le località turistiche.
  • Sviluppo di strutture ricettive moderne e sostenibili.
  • Parallelamente, il mercato immobiliare è in crescita, con previsioni di aumento dei prezzi del 5-7% nel 2025, soprattutto nelle zone costiere come Hammamet e Sousse, grazie anche a investimenti infrastrutturali e turistici.

Detto tunisino: “La strada lunga si percorre con un buon cammello.”

Questo proverbio sottolinea l’importanza di avere infrastrutture solide e affidabili per affrontare con successo il viaggio dello sviluppo economico e dell’internazionalizzazione.

Conclusioni: la Tunisia costruisce il suo futuro con infrastrutture moderne
La Tunisia sta investendo con decisione in infrastrutture stradali, logistica, energia e aree industriali per creare un ambiente favorevole agli investitori e alle imprese.
Il sostegno internazionale, come il finanziamento della Banca Africana per lo Sviluppo, è fondamentale per modernizzare la rete stradale.
Le zone franche e le aree industriali offrono vantaggi concreti per chi vuole insediarsi e crescere.
Progetti innovativi come il Terna Innovation Zone e il cavo Elmed rafforzano la posizione della Tunisia come hub energetico e tecnologico nel Mediterraneo.
La modernizzazione dei settori chiave, come quello dei fosfati, dimostra l’impegno verso la sostenibilità e la competitività globale.
Per chi vuole investire o fare business in Nord Africa, la Tunisia rappresenta un’opportunità concreta, con infrastrutture in rapida evoluzione e un sistema logistico sempre più efficiente.
“Chi costruisce strade, costruisce il futuro.” E la Tunisia sta costruendo il suo, passo dopo passo, con visione, innovazione e determinazione.